FROSINONE E LATINA: “UN UNICUM TERRITORIALE”

 

Roma, 5 dicembre 2013 –“Le cooperative danno il meglio nei periodi peggiori. Lo dice la storia. Qualcuno la chiama flessibilità. Noi la chiamiamo mutualità e solidarietà. La nostra forza sono i nostri principi”. Lo ha detto il presidente della Legacoop Frosinone, Daniele Del Monaco, durante l’assemblea “La cooperativa: impresa delle idee”, tenutasi il 5 dicembre 2013 presso Isola del Liri (Frosinone).
Soltanto ieri, una indagine del Sole 24 Ore destinava Frosinone e Latina all’ottantottesimo e all’ottantatreesimo posto nella classifica sulla qualità dello stile di vita nelle province italiane. “Se si pensa che per i servizi, per l’ambiente e la salute siamo al centunesimo posto, ci rendiamo conto che c’è molto da lavorare”, ha spiegato Del Monaco.

“A Frosinone, io immagino un’alleanza vasta, allargata alla provincia di Latina. Ormai siamo un unicum territoriale. La prossimità, però, deve restare una priorità- ha detto. In provincia di Frosinone, 80 Comuni su 91 sono piccoli o piccolissimi e spesso montani ed hanno bisogno della vicinanza di Legacoop. Bene i servizi e il tentativo di fare rete delle nostre cooperative”. Insieme a Legacoop Lazio, Frosinone desidera condividere un progetto sostenibile per il territorio, creando cooperative di comunità nei piccoli paesi e tra le realtà studentesche; incrementando il turismo; creando iniziative per la sanità; riorganizzando il lavoro nelle fabbriche dismesse e riqualificando le imprese artigiane della logistica e dell’autotrasporto. “Possiamo fare moltissimo nell’housing sociale con abitazioni eco sostenibili, recuperando centri storici e vecchi complessi. E possiamo agire nel campo dell’ecologia”, ha spiegato il presidente Legacoop Frosinone.
In vista, la possibilità di realizzare un progetto in rete tra il Consorzio Intercom e il Consorzio Pasifal nel settore dell’housing sociale. E poi, all’interno del master plan, un modello di cooperativa socio-sanitaria capace di assicurare continuità assistenziale.
“Dobbiamo riappropriarci del termine managerialità. Lo abbiamo regalato agli speculatori, ai profittatori. E invece deve essere un termine nostro”- ha chiarito il Direttore di Legacoop Lazio, Roberto Amici. “Dobbiamo eliminare le forme di assistenzialismo e esaltare il lavoro in équipe, aprendo ad un confronto vero, fatto di soluzioni tecniche e competenze – ha detto-. Dobbiamo ripartire dal marketing territoriale in un contesto in cui tutti, anche i cittadini stessi, hanno partecipato alla distruzione. Vi sono stati decenni di abusi”.

“Finalmente, con il nazionale, avremo un unico prodotto, omogeneo per tutte le Regioni, che consisterà in un kit, che comprenderà tutti i servizi che offriamo anche in convezione. A tal riguardo, noi presenteremo anche la carta servizi che la Lega fornisce direttamente o in convenzione”- ha aggiunto.
“Frosinone ci appare una provincia senza una visione e senza una guida. E questo è un problema serio”- ha detto il presidente Legacoop Lazio, Stefano Venditti. “C’è bisogno di nuovi prodotti e nuovi servizi. In queste province, da quaranta anni, circolano le stesse idee, lo stesso fumo, le stesse padelle, gli stessi “come dire”. E non succede mai niente. Non ce lo possiamo permettere. Rischiamo di venire risucchiati”.
Dopo aver spiegato che a causa della scarsità delle risorse occorrerà attuare “politiche selettive”, il presidente Legacoop Lazio ha spiegato che sarà prioritario chiedere all’Europa di cambiare politica. “Perché questa che sta attuando, non so se salverà l’Italia ma sicuramente distruggerà gli italiani”.

A Frosinone ha chiesto: “Cosa c’è in quest’area? Isola del Liri ha fatto un’opera straordinaria della sua riconversione industriale. C’è un polmone economico straordinario”- ha detto- Io non sono tra coloro che pensano che noi non ci sappiamo vendere. Io credo semplicemente che noi siamo scomodi. Perché un cambiamento di fase significa un cambiamento di potere”.